Appio Latino – Parco della Caffarella – Casale della Vaccareccia
Centro per la didattica e la divulgazione del paesaggio dell’agro romano e dell’agricoltura biologica
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Progettisti
Il Casale della Vaccareccia si trova nella valle attraversata dal Fiume Almone e dai canali secondari, documentata in tutta la cartografia d’epoca, così come i numerosi ponti che scavallano anche la Marana e la Caffarella.
Il Casale con la sua interessante storia è il fulcro del Parco della Caffarella reso patrimonio pubblico nell’ambito del più vasto parco dell’Appia Antica e riqualificato nel 2000.
Rappresenta un luogo simbolo dove storia e natura si intrecciano in un suggestivo intreccio di monumenti, agricoltura e elementi pubblici.
L’intervento permette di recuperare con adeguato restauro una struttura straordinaria del parco.
Il recupero del complesso monumentale del Casale della Vaccareccia costituisce il completamento necessario per la realizzazione di un punto strategico del parco della Caffarella, porta del Parco dell’ Appia Antica.
Il complesso del Casale rappresenta un luogo simbolo del parco , è costituito da piu’ edifici di interesse storico monumentale, di straordinaria rilevanza per la testimonianza della storia romana, medievale, cinquecentesca, ottocentesca ed attuale della valle e del parco archeologico dell’ Appia Antica.
La valle prende il nome dalla tenuta storica cinquecentesca “Caffarelli” con il Casale come fulcro agricolo .
Luogo fin dall’ antichità per coltivazione ed allevamento, ancor oggi interessato da un allevamento di ovini e di produzione di latte e formaggi, costituisce nel Piano di Utilizzazione, approvato dal Comune di Roma nel 1996, un punto di servizio del parco , sia per l’ attività agricola che di servizio per il pubblico per la conoscenza dei valori culturali e paesaggistici dell’ area.
E’ infatti anche il simbolo dello storico Comitato della Caffarella
Il Casale rientra appunto nel Piano di Utilizzazione approvato dal Comune di Roma nel 1996 e nel relativo esproprio per 130 ha , avviato nel 1997 dal Comune di Roma , in base all’ Accordo di Programma sottoscritto anche da Antonio Cederna . L’ esproprio viene sviluppato con i fondi stanziati con legge 396/90 “ Roma Capitale”.
La Caffarella sarà oggetto di interventi e restauro nelle prime aree e monumenti già espropriati con il programma Giubileo .
L’ esproprio è stato concluso per il Casale nel 2007, a causa della presenza di affittuari agricoli della Fondazione Gerini.
Una grande conquista per i cittadini .
Il progetto di recupero per il Casale è finanziato nel 2006 dalla Regione Lazio su richiesta del Comune di Roma nell’ ambito di un vasto programmi per il recupero di immobili per Centri Culturali e servizi per euro 2.500.000.00. Nel 2009 viene confermato il finanziamento dalla Regione Lazio .
Il Municipio IX è impegnato sul recupero del Casale, con il Comitato della Caffarella, ed avvia il complesso progetto di recupero, redatto dallo Studio Croci ed associati, che viene redatto ed approvato per quanto attiene sia alle parti strutturali, che ai consolidamenti , che agli spetti funzionali.
Tutti i soggetti competenti danno il loro parere positivo, provvedendo con solerzia a quanto necessario
L’ ex Municipio IX provvede e riesce a farsi consegnare il Casale per i lavori nel 2011 , dopo resistenze varie degli uffici centrali , per provvedere all’ intervento per salvare il bene monumentale dal grave degrado.
La destinazioni d’ uso del Casale prevede in base al Piano di Utilizzazione oltre alle parti monumentali , la torre medioevale, le parti archeologiche , l’ uso per servizi del Centro per il paesaggio e per servizi di accoglienza e ristoro, oltre che per la sede dell’ azienda agricola della valle. Il piccolo casale sul lato ovest è destinato a sede di produzione e vendita della produzione del latte.
Gli interventi , gli scavi archeologici, quelli strutturali e di consolidamento vengono realizzati a partire dal 2011 dal Municipio, per euro 800.000.00 a cui occorre aggiungere le spese di progettazione, e provvedono a salvaguardare il complesso dalla gravi condizioni di degrado.
L’ opera viene definanziata nel 2012 dall’ Amministrazione regionale Polverini, nonostante le richieste pressanti del Municipio IX.
Allo stato attuale l’ intervento, relativo al finanziamento effettivo stanziato di euro 800.000.00 , è stato completato nel 2014, anche con il collaudo sul piano statico, se non segue a breve il completamento dell’ opera, si rischia il degrado e l’ abbandono del bene .
Per il finanziamento per il completamento dell’ opera, relativo ad impianti opere murarie, infissi e finiture varie, necessari alla sua utilizzazione si ritengono necessari 1.700.000.00 euro, come già previsto , si valuta necessario per concludere i lavori un anno tempo, poiché le parti piu’ complesse dell’ opera sono concluse e tutte le approvazioni sono conseguite.