Programma Integrato ambito 2/2a ambito via Latina/Campo Barbarico
Intervento Comune di Roma, Municipio IX. Area in parte compresa nel Parco dell’ Appia Antica.
Clicca sulle voci per aprire le schede
Luogo
Intervento Comune di Roma, Municipio IX. Area in parte compresa nel Parco dell’ Appia Antica
Progettisti Responsabili
- Programma del Municipio IX, coordinamento generale arch M. Di Giovine, collaborazione arch M. Vigliotti.
Ufficio Tecnico del Municipio IX , collaborazione con Soprintendenza archeologica di Roma e Soprintendenza e Soprintendenza per i Beni architettonici e Paesaggistici per il Comune di Roma
Al limite sud del IX Municipio si trova un piccolo quartiere che prende il nome da un’antica torre medievale: la Torre del Fiscale ( XII-XIII sec.).
Le aree sono protette da numerosi vincoli e ricche di resti storici, il quartiere è segnato da una forte struttura archeologica, con il passaggio di ben sei acquedotti romani, di cui due emergenti: uno romano, l’Acquedotto Appio Claudio, uno rinascimentale, l’Acquedotto Felice, e dal tracciato dell’antica Via Latina, in continuazione del tratto già musealizzato del Parco “Tombe Latine”.
Popolato quindi fin dai tempi antichi, col passare dei secoli, questo territorio si è profondamente trasformato senza perdere la sua forte vocazione rurale, sopravvissuta almeno fino alla metà degli anni ’40.
La configurazione dell’ odierno quartiere si è determinata spontaneamente e disordinatamente nel dopoguerra, prevalentemente con l’abusivismo di necessità, è infatti interessato da “Un Piano di Zona O” n.22, intorno al nucleo agricolo a seguito dell’ inurbamento di popolazione, proveniente da altre regioni centro sud a Roma. Il quartiere presenta un tessuto sociale ed edilizio diversificato in genere piuttosto minuto che ora è necessario riordinare, sviluppatosi in assenza di regole urbanistiche, si è determinata una condizione di totale carenza di servizi ed infrastrutture, nonché di isolamento, quale prima periferia urbana.
Sono presenti, ancora oggi, in alcune parti di margine , verso la Torre, molte baracche fatiscenti (spesso utilizzate per affitto temporaneo) , in genere il tessuto edilizio è formato da edifici a due piani o un piano con piccoli spazi esterni; piccoli giardini, orti, o pezzi di campagna coltivata, si alternano così a capannoni artigianali ed industriali, in assenza di servizi ed infrastrutture.
Si registra ancora coesione sociale, che esprime una forte identità storico-paesaggistica dei luoghi, una propria identità di quartiere è sentita dagli abitanti, e ciò costituisce una risorsa straordinaria del quartiere.
Oggi chi vive a Tor Fiscale percepisce la vicinanza alla città insieme ad a condizione di forte carenza di servizi e strutture, di abbandono e di isolamento. Scarsi punti di riferimento ed offerte di servizi per la vita quotidiana dei residenti.
Il quartiere ha una superficie di circa 150 ha.
Ha una popolazione di circa n. 2.500 abitanti. ( dati anagrafe 2009 )
Si caratterizza per una forte coesistenza del tessuto sociale, derivante dalla sua storica origine abusiva di necessità , di occupazione progressiva dell’agro romano, mista fra artigianato e residenza, con brani di campagna ancora coltivata, forme di piccoli orti. Negli ultimi anni le trasformazioni isolate dele proprietà, hanno aumentato l’isolamento e le problematiche del quartiere , così come gli usi impropri, determinando difficoltà nel tessuto sociale: presenza di nomadi, discariche, occupazioni abusive, abusivismo edilizio diffuso.
Questo quartiere presenta ai fini della sua riqualificazione e della definizione della sua struttura urbana, risorse molto significative:
• Un sistema archeologico di elevatissimo interesse, fortemente tutelato
• Una sistema storico , casali ed insediamenti, vari monumenti singolari
• Un sistema paesaggistico ambientale che testimonia uno straordinario intreccio fra storia e natura
• Eʼ parte del sistema della rete ecologica
• Eʼ compreso in parte nel Parco Regionale dellʼAppia Antica
• Nuclei di insediamento spontaneo ormai storicizzati, peraltro testimonianza storica di fasi descritte e narrate da scrittori e poeti come Pasolini
• Una comunità particolarmente consapevole della sua identità locale , là dove per identità si intende la consapevolezza dei luoghi, dei paesaggi e di insediamento sociale
• Una struttura agricola minuta in rapporto di continuità con le aree agricole circostanti
• La vicinanza alla città consolidata ed ai nodi di mobilità pubblica, Porta Furba, Arco di Travertino
• Un potenziale possibile miglioramento della mobilità
• Vaste aree di tessuto residenziale ancora disponibili in base al PRG
• Strumenti urbanistici in parte già esistenti : PTP 15/12 , Piano Zona O n.22
• Elementi forti di paesaggio
• Molte aree di proprietà pubblica ( comune o demanio): parco pubblico Torre del Fiscale
• Il tracciato della ferrovia, su cui è prevista dal PRG la localizzazione di una fermata dei servizi regionali che possa riconnettere i quartieri oggi separati dallʼinfrastruttura.
• Un territorio urbano residenziale, in parte storicizzato, piuttosto minuto e ricco di spazi esterni, piccoli giardini con tipologia edilizia facilmente recuperabile, a cui i residenti sono legati.
Criticità rilevate nel quartiere Torre del Fiscale:
– Isolamento del quartiere : carenze di infrastrutture di mobilità di collegamento , di strade , sia private che pubbliche
– Carenza di strutture di mobilità pubblica: metropolitana, linee bus, tram, parcheggi
– Difficoltà di collegamento attraverso Via Appia Nuova
– Difficoltà di accesso-ingresso al quartiere : strade chiuse, strette, mal orientate con carenza di marciapiede e definizione carreggiate
– Grave insicurezza delle strade esistenti : mancanza di marciapiedi, isole pedonali ecc.
– Carenza di piste ciclabili in continuità
– Carenza di servizi quali parcheggi pubblici e privati
– Carenza di impianti sportivi pubblici
– Carenza di struttura urbana ordinata : assi di riferimento per servizi pubblici e privati
– Tessuto urbano frammentario e disordinato, residenziale misto ad artigianale-industriale
– Carenza di scuole: nido/materna/medie
– Carenza totale di spazi pubblici di socialità: piazze, centro culturale, biblioteca ecc…
– Carenza di spazi di verde attrezzato fruibili
– Carenza di commercio al dettaglio ed attività di servizio privato ( banche ecc…)
– Abusivismo ancora esistente molto diffuso sia a livello edilizio che di occupazione terreni
– Degrado in aree specifiche : abbandono, usi temporanei impropri di aree libere da costruzione, come discariche , smorzi, esposizioni permanenti
– Scarso turismo determinato da inaccessibilità e scarsi servizi
– Scarso sviluppo equilibrato delle varie componenti
– Caotica coesistenza di attività di artigianato con la residenza
– La Via Latina non svolge più il suo ruolo storico monumentale e di struttura
– I sistemi archeologici sono interrotti nella loro lettura, nella percezione del complesso delle strutture archeologiche
– Il sistema paesaggistico non è percepibile ad oggi nel suo complesso
Cos’è il Programma integrato PRINT ( Art.53 del P.R.G.) :
– I piani PRINT sono finalizzati al miglioramento della qualità urbana dell’insediamento ed in particolare all’integrazione della viabilità e dei servizi ,mediante il ricorso anche a risorse private.
– Il programma integrato , nelle città da ristrutturare, è un programma operativo di iniziativa pubblica, che promuove l’assetto urbano di infrastrutture e servizi e coordina, anche mediante incentivi urbanistici, fiscali, finanziari, interventi pubblici e privati, volti alla riqualificazione urbana ed ambientale.
Si avvale del concorso di soggetti privati nel finanziamento e nell’attuazione.
– Gli ambiti dei PRINT sono individuati con un perimetro nell’ elaborato 3 “ Sistemi e Regole “ 1: 1000.
– I PRINT sono di competenza dei Municipi, secondo l’art.13, comma 8.
– Il PRINT Programma preliminare, definisce gli obiettivi da conseguire in termini urbanistici e finanziari, gli interventi pubblici da realizzare e le relative priorità, gli indirizzi per la progettazione degli interventi privati, definisce altresì le eventuali risorse pubbliche necessarie e disponibili, nonché i criteri di valutazione, i tempi e le modalità di presentazione, della preposte di intervento.
– Dopo la pubblicazione del programma preliminare i soggetti aventi la disponibilità delle aree ed i soggetti pubblici formulano le loro proposte all’Amministrazione.
– Elaborazione del Piano PRINT da parte degli Uffici, sulla base anche delle proposte pervenute.
– Approvazione del Piano Urbanistico PRINT, in Consiglio Comunale, quale Piano Urbanistico.
Obiettivi del PRINT nelle città da ristrutturare : :
• Rinnovo e sostituzione del Tessuto edilizio;
• Acquisizione di aree per adeguamento standard e realizzazione opere pubbliche;
• Realizzazione urbanizzazione primaria e secondaria ed infrastrutture generali;
• Realizzazione interventi di riqualificazione ambientale.